Regressione a vite passate: questo aspetto dell’ipnosi è il più discusso e controverso, infatti le teorie che cercano di spiegarne la fenomenologia sono varie:

Teoria della fabulazione cosciente:

ritiene che il racconto del soggetto corrisponda a un sogno guidato. Quando costui racconta  una storia di vita, essa deve essere coerente; non serve indagare se sia vera o falsa, bensì usarla con buona fede per aiutarlo, come fosse una metafora che esprime in un linguaggio non razionale il suo problema.


Teoria della simbolizzazione di un problema attuale:

gli episodi emersi in regressiva, servono per soddisfare il bisogno del soggetto di trovare una giustificazione, per il suo problema che, non individuata nel presente, viene estrapolata dal passato. Che tale spiegazione sia vera o falsa, non ha importanza, basta che si riveli accettabile e quindi utile per il sofferente. Questa teoria spiegherebbe perché, persone che conducono una vita spiacevole, in regressione si vedono ricche e importanti; semplicemente per compensazione psicologica.

Teoria delle personalità multiple:

le visioni, in regressiva, sono prodotti di atteggiamenti schizofrenici o quasi, cioè appartenenti a parti scisse dell’Io. Questo tipo di situazione viene smascherata grazie al “gioco delle parti”.

Teoria dei ricordi ereditati:

sul presupposto che, durante la regressione, si sblocchino dei memi (unità psichiche di memoria), emergerebbero ricordi ereditari, inerenti esperienze passate di propri antenati. Quest’ottica, per creare connessioni logiche tra la storia del sofferente e quella di altri suoi famigliari, coi quali riconoscersi.

Teoria del ricordo collettivo:

in regressiva possono emergere memorie provenienti dall’inconscio collettivo, che si trovano a una profondità superiore rispetto all’inconscio famigliare della teoria precedente. Se i ricordi provengono da una collettività etnica diversa dalla propria, la spiegazione rimane plausibile in base alla teoria dei campi morfogenetici.

Teoria della reincarnazione:

ritiene che in regressiva possano emergere ricordi di una vita passata e che, tramite essi, si possano sbloccare traumi “karmici” che hanno riversato il loro influsso negativo sulla vita attuale.

Teoria degli universi paralleli:

si basa sulla teoria fisica delle super stringhe e ritiene che, in regressiva, possano emergere ricordi che appartengano al proprio doppio, in un universo parallelo.

 

Anche il punto di osservazione del soggetto che si vede in una vita passata può essere di tipi diversi:
1. Prima persona: cioè la sua visione coincide con quella della propria identità passata.
2. Terza persona: cioè la sua visione si dissocia rispetto alla propria identità passata, ma comunque viene coinvolto nella storia.
3. Neutrale: la sua visione si scinde in un Io narrante esterno, più o meno a conoscenza degli eventi della storia, e solo relativamente coinvolto in essa.